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Geoparco

Sesia-Val Grande Geopark

Il 5 settembre 2013 tra le vestigia del santuario di Asclepio dell’antica città di Velia, nel Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni,  alla presenza degli oltre 450 delegati in rappresentanza di 41 paesi convenuti alla 12° European Geopark Conference, si è svolta la cerimonia di proclamazione dei nuovi geoparchi della rete europea e mondiale. Con le nuove nomine è entrato a far parte della prestigiosa lista patrocinata dall’UNESCO anche il Sesia-Val Grande Geopark, che porta così a nove il numero dei geoparchi italiani, concorrendo così a stabilire un primato per l’Italia: primo paese europeo per numero di geoparchi istituiti, e secondo al mondo dopo la Cina. Si conclude così con successo il percorso di candidatura maturato nel corso degli ultimi anni inizialmente differenziato nei territori del Parco Nazionale della Val Grande e in quello della Valsesia, con la candidatura unitaria presentata il 30 novembre 2012 alla Rete europea quale espressione formale del desiderio di due territori adiacenti, la Val Grande e la Valsesia, di unirsi in un unico Geoparco. I due territori condividono infatti lo stesso patrimonio geologico e l’obiettivo di proteggere e di incrementare il valore dei propri patrimoni naturali e culturali.

La candidatura unitaria di un territorio esteso dalla Val Grande alla Valsesia e alla Valsessera, passante per la Val Strona e comprendente la valle Cannobina e la media Ossola, è il risultato di uno sforzo congiunto del Parco Nazionale e dell'Associazione "Supervulcano Valsesia ONLUS" che, sulla base di una specifica indicazione del comitato scientifico dell'EGN, hanno uniformato le loro proposte originarie in un ambito omogeneo di candidatura di un territorio che presenta caratteristiche geologiche, geostrutturali, geomorfologiche, geominerarie e paesaggistiche eccezionali, riconosciute a livello internazionale e, da sempre, oggetto di studio e ricerca da parte di università e studiosi di tutto il mondo.

Entrambe le realtà infatti stavano già operando da tempo, da una parte per il riconoscimento a geoparco dei territori della Valsesia, Valsessera, Prealpi Biellesi, Val Strona e Alte Colline Novaresi poste in corrispondenza dell'area occupata dal supervulcano fossile, dall'altra per analogo riconoscimento delle diverse singolarità ed emergenze geologiche del territorio del Parco Nazionale Val Grande e delle aree limitrofe.

Attraverso la firma di un Protocollo di intesa il Parco e l'Associazione si sono impegnati a condividere non solo i principi della conservazione del patrimonio geologico dei territori interessati promossa a livello mondiale dalla rete dei geoparchi, ma anche le politiche per la protezione, l'accrescimento e lo sviluppo economico del patrimonio geologico presente nel territorio, e le azioni volte a salvaguardare e valorizzare testimonianze materiali ed immateriali direttamente ed indirettamente collegate alle peculiarità geologiche di ambiti territoriali omogenei (collezioni, manufatti, archeologia industriale e mineraria, ecc.).
Al fine di definire gli indirizzi gestionali del Geoparco e coordinare le rispettive azioni le parti hanno concordato di istituire con appositi e successivi atti, un Comitato per la gestione del geoparco.
Attraverso infine la sottoscrizione di una "Carta dei Principi" si sono raccolte le adesioni delle amministrazioni locali non direttamente coinvolte nell'Ente parco e nell'Associazione, raggiungendo così il numero di 85 amministrazioni locali coinvolte con i loro territori nella candidatura.
Una condivisione di carattere strategico che non comporta nuovi vincoli aggiuntivi rispetto a quelli esistenti propri di ciascun strumento urbanistico e/o di pianificazione vigente, né di impegno economico diretto se non su idee e progetti condivisi.

L'allora Presidente del Parco Nazionale della Val Grande, Pierleonardo Zaccheo, fu particolarmente soddisfatto del risultato raggiunto e dichiarò: “Questo riconoscimento dell’Unesco proietta la Val Grande in ambiti nuovi e potrà far convogliare risorse in progetti di grande valore scientifico in grado di incentivare un nuovo segmento turistico, quello scientifico e geologico. L’adesione alla Rete Mondiale dei Geoparchi - insieme alla Carta Europea del Turismo Sostenibile ilo cui ottenimento verrà ufficialmente proclamato a Bruxelles all’inizio di novembre - costituisce una strategia innovativa per gestire le politiche ambientali”.

La Presidente dell’Associazione Supervulcano e sindaco di Borgosesia, che in quel periodo era Alice Freschi, sottolineava come in un solo anno di lavoro congiunto i due territori della Val Sesia e della Val Grande siano riusciti ad attivare positivamente la comunità locale e dichiarava: “E’ stato premiato il grande lavoro di rete che ha saputo coinvolgere ben 85 realtà territoriali a dimostrazione che quando si è vicini alla gente i messaggi positivi possono amplificarsi e fare sistema in modo virtuoso. Crediamo che questa certificazione  darà strumenti nuovi anche per divulgare le nostre peculiarità ambientali, non solo ai ricercatori e geologi provenienti da diverse parti del mondo, ma anche alle nuove generazioni attraverso percorsi didattici da offrire alle scolaresche”.

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Dossier Candidatura (2,7Mb)

Carta dei principi (188Kb)

Protocollo d'intesa candidatura Geoparco (283Kb)

Elenco Comuni del Geoparco (107Kb)


(foto di: Archivio Parco Nazionale Val Grande)

(foto di: Archivio Parco Nazionale Val Grande)
Peridotiti
Peridotiti
(foto di: Archivio Parco Nazionale Val Grande)
Granati
Granati
(foto di: Archivio Parco Nazionale Val Grande)
Carta Geoparco
Carta Geoparco
(foto di: Archivio Parco Nazionale Val Grande)
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