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Valle Cannobina

L'unione dei comuni

Provincia: Verbano-Cusio-Ossola Regione: Piemonte | Localizza sulla mappa
Sito ufficiale: www.comune.vallecannobina.vb.it

Il comune di Valle Cannobina è stato istituito il 1º gennaio 2019 in seguito alla fusione dei comuni di Cavaglio-Spoccia, Cursolo-Orasso, Falmenta stabilita con legge regionale n.8/2018. Comprende i centri abitati di Cavaglio San Donnino, Crealla, Cursolo, Falmenta, Gurrone, Lunecco (sede comunale), Orasso e Spoccia e la località di Provola.

Cavaglio-Spoccia

Cavaglio è il primo paese che si incontra entrando in Valle Cannobina e si raggiunge dopo aver attraversato un ponte di circa 100 metri di altezza sul torrente Cannobino. Cavaglio conserva tipici e caratteristici angoli antichi. Si hanno poche notizie sulle sue prime vicende: si sa soltanto che fu sempre caratterizzata dalla dipendenza politica, oltre che culturale e religiosa, da Cannobio. Ed è, infatti, proprio insieme a Cannobio che nel 1441, chiudendo una lunga parentesi repubblicana, l'intero territorio cannobino (di cui faceva parte) venne assoggettato al dominio dei Borromeo, sotto cui restò sino al XVII secolo. Sotto il profilo religioso ottenne una propria autonomia nel 1574, mentre la chiesa di Santa Maddalena (Spoccia), del 1445, venne elevata a parrocchiale solo nel 1615, quando fu scorporata da Orasso. La chiesa parrocchiale di Cavaglio è dedicata a San Donnino, il suo completamento risale al XVIII secolo. Al suo interno è possibile vedere alcuni dipinti di pregio e altari marmorei e il campanile sorge al centro del sagrato.

Spoccia si distende su uno sperone roccioso panoramico da cui si può godere una splendida vista sulla valle. Il paese, ricco di acque sorgive, mette in bella mostra diverse case costruite direttamente sulla roccia, così come la Chiesa dedicata a Santa Maddalena, caratteristiche fontane ed offre al visitatore accoglienti ed armoniose piazzette. Poco a nord di Spoccia un'ormai abbandonata caserma della Guardia di Finanza, risalente all'epoca in cui un'attività diffusa nella valle era il contrabbando con il vicino Locarnese, in Svizzera.

Lunecco è considerato il centro della Valle Cannobina, un nucleo di case raccolte attorno alla bella chiesetta di S. Giovanni. Ospita inoltre, in uno spazio adiacente all'edificio dell'ex Comunità Montana Valle Cannobina, l'Ecomuseo del Lago e dei Monti che durante la stagione estiva è utilizzato anche come info point e centro di accoglienza per turisti.

Gurrone si presenta come un bel balcone dal quale si può ammirare la splendida vista sulla valle e sul versante della sponda lombarda del lago Maggiore. Nel piccolo centro abitato si trova una chiesa dedicata a Maria Assunta, all'interno affreschi del XVI secolo e una via crucis lignea.

Cursolo-Orasso

Cursolo e Orasso prendono il sole tutto l'anno, lassù sotto le rocce del monte Gridone. I villaggi sono un modello di architettura rurale cannobina in cui i materiali locali (il legno, la pietra e la calce) sono armonicamente integrati in simbiosi con l'ambiente. Parte del suo territorio, in particolare gli alpeggi di Provola e Daila e tutto il primo tratto del Torrente Cannobino, sino alla sua sorgente, è compresa nel Parco Nazionale della Val Grande.
Orasso è la più antica parrocchia della valle, staccatasi dalla pieve di Cannobio nel lontano XIV secolo. All'interno della parrocchiale intitolata a S. Materno, si trova un bell'altare barocco. E' di antica origine: si conserva infatti sul lato a settentrione - a mo' di sagrestia -, un vano della primitiva chiesetta romanica, il cui campanile, alquanto discosto, verso ovest, ha conservato l'originario, splendido paramento in pietra viva a vista. Appena fuori dall'abitato, lungo l'antica mulattiera chiamata "la Borromea" in direzione Cursolo, si trova il piccolo oratorio del Sasso, costruzione cinquecentesca con antichi affreschi. L'Oratorio è dedicato alla Madonna della Cintura e sorge su uno sperone roccioso che sovrasta l'abitato di Orasso, punto panoramico di notevole effetto e suggestione. Sono stati eseguiti, dai volontari di Orasso, lavori di sistemazione esterna ivi compresa la posa di adeguata illuminazione, che ne hanno fatto un punto di riferimento sia per gli abitanti di Orasso che per i turisti che vi soggiornano, i quali, apprezzano moltissimo la passeggiata serale tra la pace e la tranquillità del luogo.
Il piccolo centro abitato di Cursolo è caratterizzato da una fila di edifici rivolti verso sud, vi si trova un edificio signorile del XVII secolo, detto "Palazzetto" e la chiesa parrocchiale dedicata a Sant'Antonio Abate costruita nel 1899 e affiancata da un campanile del 1756 (al suo interno si può ammirare un crocifisso del Seicento).

Falmenta

La sua storia, come quella dell'intera Valle Cannobina, è strettamente legata a quella di Cannobio, da cui per secoli dovette dipendere sia in campo politico che religioso. Negli anni 1402-1414 fu soggetta, quindi, alla tirannia dei fratelli Mazzarditi, i quali, approfittando delle discordie tra il partito dei guelfi e dei ghibellini, di cui Cannobio era invasa, se ne impadronirono dando luogo anche alla costruzione di una torre. Seguì poi le sorti di Milano venendo sottomessa, pertanto, alla dominazione spagnola prima e a quella austriaca dopo. Nel 1743, con il trattato di Worms, si staccò, insieme alle altre terre della sponda occidentale del lago Maggiore, dal ducato di Milano e passò dapprima a Casa Savoia e poi alla provincia di Novara. La parrocchia di Falmenta è intitolata a san Lorenzo, diacono e martire romano, la chiesa parrocchiale risale al 1565 successivamente rimaneggiata, all'interno un pregevole altare ligneo riccamente decorato acquistato dagli abitanti nel XVII secolo.
Alla parrocchia fanno capo la casa parrocchiale, l'oratorio e cinque chiese: la già citata chiesa parrocchiale di San Lorenzo, la chiesa della Vergine Assunta a Camberto, la chiesa di San Giuseppe a Sasso Durone, la chiesa della Vergine di Re a Casa Zanni e la chiesa della Madre di Dio situata presso il cimitero.
Poco distante dalla chiesa parrocchiale si trova un edificio che ospita un antico torchio utilizzato in passato per ricavare l'olio dalle noci.

Crealla è immersa nel verde ed è circondata da campi ancora coltivati e ben tenuti. Sino alla fine degli anni novanta del secolo scorso il paese era raggiungibile solamente a piedi attraverso una lunga, bella ed antica scalinata. In quegli anni venne costruita la strada di collegamento con Falmenta ed il fondovalle. Un grande rispetto per le tradizioni, altrove scomparse, mantiene viva la memoria e l'identità orgogliosa dei suoi abitanti e di chi conserva le loro radici familiari. Di notevole interesse sono poi le case, molte delle quali costruite secondo l'antica tecnica "a secco", edifici interamente in pietra con tetti in piode che reggono il peso del tempo che scorre. Interessante è anche l'oratorio di San Pietro.

  • Abitanti: 490
  • Altitudine: 697 m s.l.m.

Emergenze Storico-culturali Cavaglio-Spoccia

A Cavaglio:

  • Chiesa parrocchiale di San Donnino

A Spoccia:

  • Chiesa parrocchiale di Santa Maria Maddalena
  • Caserma della Guardia di Finanza

A Lunecco:

  • Chiesa parrocchiale di S.Giovanni
  • Ecomuseo del Lago e dei Monti

A Gurrone:

  • Chiesa parrocchiale dedicata a Maria Assunta

Manifestazioni e Feste

  • 27 dicembre: festa patronale di S. Giovanni Evangelista

Emergenze Storico-culturali Cursolo-Orasso

A Cursolo:

  • Chiesa parrocchiale di S. Antonio abate

A Orasso:

  • Chiesa parrocchiale di San Materno
  • Campanile romanico
  • Oratorio della Madonna del Sasso (XVI sec.)

Manifestazioni e Feste

  • 17 gennaio: festa patronale di Sant'Antonio Abate a Cursolo
  • 18 luglio: festa patronale di San Materno a Orasso

Emergenze Storico-culturali Falmenta

  • Chiesa parrocchiale di S. Lorenzo
  • Chiesa parrocchiale della Vergine Assunta a Camberto
  • Chiesa di S. Giuseppe a Sasso Durone
  • Chiesa della Vergine di Re a Casa Zanni
  • Chiesa della Madre di Dio

Manifestazioni e Feste

  • 10 agosto: festa patronale di S. Lorenzo

Cavaglio Spoccia
Cavaglio Spoccia
(foto di: Archivio Parco Nazionale Val Grande)
 
Cursolo
Cursolo
(foto di: Archivio Parco Nazionale Val Grande)
 
Falmenta
Falmenta
(foto di: Archivio Parco Nazionale Val Grande)
 
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