- Pernottamento con tenda
- Libri in cammino
- Multimedia
- CETS+
La ricchezza della vegetazione e la varietà delle fioriture, grazie all'influenza termica del lago Maggiore, costituiscono una delle attrattive maggiori del Parco.
Nella bassa Val Grande predominano i boschi misti di latifoglie con prevalenza del castagno. Il faggio costituisce invece la specie arborea più diffusa dell'alta Val Grande, per lo più sui versanti umidi e meno assolati, ma anche su quelli meridionali, in conseguenza della elevata piovosità di questa zona.
Alcuni esemplari monumentali di faggio hanno resistito ad un'enorme valanga caduta nella metà degli anni '80 all'alpe Boschelli, mentre altri sono osservabili in Val Pogallo nei pressi di Pian di Boit e dell'Alpe Busarasca.
Alle faggete si aggiungono, seppur limitati per estensione, i boschi di conifere, le cui specie principali sono l'abete rosso e l'abete bianco. Scarso il larice, in conseguenza del clima e dei tagli effettuati nei secoli scorsi.
Le forre sono tra gli ambienti più significativi e di interesse prioritario a livello europeo e sono colonizzate da tassi, ontani, tigli e aceri.
Salendo di quota, rapida è la sostituzione del bosco con gli arbusti; nei versanti esposti a nord e maggiormente umidi prevalgono gli alneti costituiti dall'ontano verde e da un ricco sottobosco con felci e muschi, mentre il rododendro e il mirtillo si insediano a quote generalmente superiori, lungo i crinali o gli affioramenti rocciosi e sui versanti assolati.
Più in alto dominano le praterie alpine e l'ambiente a vegetazione rupestre. Le specie botaniche più rare e interessanti sono sicuramente l'aquilegia alpina, l'arnica montana, la genziana lutea e la campanula excisa. Vicino alle zone umide di quota, come quelle che si trovano nei pressi dell'Alpe Scaredi, si possono osservare il tulipano alpino e le bianche fioriture degli eriofori.