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Wilderness e biodiversità: conoscere per gestire (progetto finanziato dalla Fondazione Cariplo)

Il progetto, presentato per il bando della Fondazione Cariplo "Tutelare e valorizzare la biodiversità" (anno 2007), era incentrato sulla necessità di integrare il sistema delle conoscenze sulla biodiversità del parco atte a fornire supporto alla elaborazione del Piano di Gestione per l'area ZPS, un sistema delle conoscenze indispensabile ad integrare, per approfondimenti successivi, i livelli già acquisiti con il piano Direttore del Parco, il Piano socio economico, nonchè ad affrontare il tema cruciale del rapporto tra tutela del "valore wilderness" del parco - quale area selvaggia più vasta dell'intero arco alpino - e biodiversità; ossia la biodiversità come indicatore di un particolare quadro di riferimento (quello della "wilderness di ritorno"), con conseguenti implicazioni sotto il profilo della conoscenza scientifica, della scelta tra categorie di indicatori spazio-temporali, delle identificazioni di strutture e funzioni diversificate e dell'opzione, nel governo del parco, tra "l'agire e il non agire".

Un sistema delle conoscenze che ha potuto partire, inoltre, dalla base scientifica di studio già sviluppata con i progetti finanziati nell'ambito dei programmi Interreg, denominati rispettivamente "Concetto di paesaggio transfrontaliero protetto: creste e zone umide" e "Concetto di paesaggio transfrontaliero da promuovere e valorizzare: wilderness e biodiversità", ottimizzandone dati e conoscenze, oltre a vagliare proposte operative e progetti pilota.

Allo stesso tempo il progetto ambiva anche a sviluppare le conoscenze non solo sugli ambiti del parco ricompresi nella Rete Natura 2000 (quale ZPS), ma anche rivolgendo l'analisi in campo e la restituzione dati ad ambiti e specie dell'ecomosaico di interesse, ovverosia ponendo attenzione alla superficie complessiva del Parco Nazionale, alle aree limitrofe, nonchè alla bioregione alpina, per tutto quanto concerne gli aspetti di relazione funzionale ed interazione reciproca da governare unitariamente non solo nello spirito delle Direttive specifiche, ma anche nelle finalità  procedurali e regolative di cui al DPR 8 settembre 1997, n. 357, come modificato ed integrato dal DPR 12 marzo 2003, n. 120.

Obiettivo fattivo del progetto era dunque l'acquisizione di tutti quei livelli conoscitivi delle principali specie o gruppi di specie di interesse comunitario utili a definire gli interventi gestionali.

Il progetto poneva l'accento sull'esigenza di raccogliere e georeferenziare le informazioni attraverso la creazione del GIS dell'Ente Parco; le informazioni organizzate sotto forma di archivio/banca dati georeferenziate sono infatti condizioni indispensabili per permettere aggiornamenti continui, leggere nell'insieme l'area, coglierne le tendenze evolutive e quindi per programmare in modo razionale gli interventi gestionali.

Infine l'attività di ricerca e di predisposizione degli strumenti gestionali era contestualizzata rispetto le pù generali esigenze di governance dei processi, ovverosia quelli partecipativi nella formazione del piano e quelli informativi per i diversi portatori di interesse.

Il progetto si era articolato nei seguenti sottoprogetti:

  1. Fauna di interesse comunitario del sito Natura 2000 del PNVG (3,8Mb)
  2. L'avifauna nidificante negli ambienti aperti (1,7Mb)
  3. Definizione degli Habitat
  4. La popolazione di chirotteri (1,5Mb)
  5. Il web-gis e il portale cartografico del Parco
Primavera nel Parco
Primavera nel Parco
(foto di: Giancarlo Parazzoli)
Saettone
Saettone
(foto di: Elena Auci)
Aquila
Aquila
(foto di: Giancarlo Parazzoli)
Pipistrello
Pipistrello
(foto di: Archivio Parco Nazionale Val Grande)
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